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E quindi sono corsa in libreria a cercare il famoso libro sulla Norvegia per bambini («Ma non in inglese perché lo odio»). Arrivo sudata marcia con il baby che sgambetta: «Entrate, entrate. Guardate pure», bofonchia un signore senza neanche sollevare la testa dal suo computer portatile. «Ecco, veramente so già cosa sto cercando: ha qualcosa per bambini sulla Norvegia e in italiano?».
«Ma lei pensa di entrare in una libreria e trovare tutto quello che desidera?». «No, in effetti per quello c’è Amazon o, al massimo, eBay»: questa sarebbe stata la risposta adeguata. Invece l’ho fatto parlare un po’, lui si è lamentato che insomma mica si traduce qualunque cosa in italiano e che guardassi sulle librerie on line. Ma si può?
Al che me ne sono andata. Ma si vede che gli dei del Grande Nord (io aspirerei a Thor/Chris Hemsworth, comunque) già mi amano. Infatti ho disfatto uno dei trenta scatoloni del trasloco e puff, è uscita Pippi Calzelunghe: ve lo giuro. Me l’ha portata Karin da Stoccolma che la Berenice avrà avuto 4 mesi scarsi. Un minuto dopo ho ritrovato il libro di Astrid Lindgren che Salani ha ripubblicato per i 70 anni dalla gloriosa uscita. Ok, non c’entra niente con la Norvegia ma ha pur sempre a che fare con la Scandinavia. Per un’infarinatura last minute può andare bene, no?
Dopodiché ho messo Vittorio sul suo norvegesissimo Tripp Trapp di Stokke e gli ho piazzato davanti una foca bianca del Mar Glaciale Artico (ma di peluche) e Pippi e lui s’è innamorato della seconda. A prima vista. E io lo capisco, eh. Per me è stata esattamente la stessa cosa. Infatti sono più emozionata io dei mie due piccoli all’idea di andare a Vimmerby, la città natale di Astrid: qui tutti i suoi personaggi sono in carne e ossa e costumi fumettosi e si dorme dentro deliziose casette rosse.
Ora, ho già detto quanto io debba a Pippi. Oggi ho scoperto che molte ragazze che negli anni Sessanta hanno rivoluzionato i costumi nei loro Paesi si sono ispirate proprio a lei. E che Astrid, un giorno, alla domanda Che cosa desideri per il tuo 94° compleanno?, ha risposto: «La pace nel mondo e vestiti carini».
Lo so, che ci azzecca con la Norvegia? Niente. Ma trovatelo voi un libro di fiabe norvegesi per bambini. E che sia in italiano. Non voglio un’antologia definitiva. Mi accontento di un libretto, grazie. Trepidante attendo vostre news.