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Che poi oggi tutti parlano dell’abito rosa della modella/giornalista/disangueblu che ha sposato il principe: non ci sono più le principesse di una volta. Non c’è più rispetto per la favola. Ormai solo party in piscina e salti acrobatici à gogo in mutandoni. E neanche una foto come si deve su cui esercitare un po’ di sana invidia pop.
Meglio allora Madeleine di Svezia che ha fatto uscire un mese dopo le foto del suo secondo nato, Nicolas, sulla sua pagina fan di Facebook: «Sono grata di essere mamma di due bambini», ha scritto come didascalia allo scatto del fotografo di corte. «Leonore e suo fratello sono due piccoli angeli». E beata te, ho subito pensato io. Vittorio a 22 mesi non mi fa ancora chiudere occhio, la notte. La Berenice mi tratta come fossi la sua migliore amica, non sua madre. Solo che è tutta colpa mia, ma va?
Comunque. Sono sicura che Leonore, un anno e mezzo, non osa opporre neanche un no a Madeleine. E neanche a papà, che non è né conte né marchese né nonsocosa, ma mette a sua volta in riga il re. Christopher O’Neill è un banchiere newyorkese e snobba gli impegni istituzionali perché: «Devo mettere il cibo sul tavolo della mia famiglia», ha risposto al re che si lamentava perché aveva “paccato” il suo compleanno.
«Ho la mia azienda e lavoro duro, talvolta i miei impegni sono in conflitto con quelli reali. Ci sono clienti che non sanno chi io sia, non possono programmare le cose in anticipo». Ed è per questo che da Stoccolma si trasferiranno a Londra.
Ma si sa che i monarchi scandinavi sono assai elastici e piuttosto comprensivi. Se ne vanno in giro in bici e a fare la spesa al supermercato. E non fanno be’ neanche se uno dei loro figli sposa un’ ex “attrice erotica” (vedi Carl Philip che a giugno ha detto sì a Sofia Hellqvist). Ribadisco: ma quanto sono avanti?