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La cosa più incredibile, da quando mi travesto da blogger, è che ormai mi hanno preso per un’Italiana che vive in Danimarca o in Norvegia. Quindi i fanatici della Scandinavia mi scrivono per chiedermi nuovi libri con cui alimentare la propria ossessione nordica. L’altro giorno, poi, tale Marcus Olson mi ha cercato in chat e mi sono detta: «Svegli questi Svedesi. Scrivo un post su quanto siano fighi e tac, non solo lo capiscono, ma mi contattano pure». E mentre sto per congrantularmi con la mia nuova giovane me stessa e la sua perfetta tattica di persuasione/acchiappo del lettore internettiamo cosa scopro? Primo che è “solo” un amico di Sara e, secondo, che fa lo chef. A Seattle, tra l’altro, e quindi non ci scappa non dico una cena, ma neanche una fetta di burro con una striscia di salmone sopra per aperitivo.
Tanto vale dedicarsi agli ultimi preparativi, va. Domani parto per Billund, Danimarca, con due bambini, un uomo e soltanto un trolley in quattro: alè. È per questo che il resto del tempo l’ho dedicato al welcome back della Berenice. Su un sito di mamme molto creative e con l’hobby del fai-da-te-ma-lo-condivido-con-tutti-vi-amo ho trovato il solito set di decorazioni a tema Frozen: ma va?
Quindi ho scaricato e stampato tutto e a un certo piunto mi sono messa a ritagliare una mezza dozzina di fiocchi di neve. Supplicando il dio Thor di far nevicare a Capo Nord: ad agosto non l’ho mai visto, ti prego, ti prego, ti prego. La mia bis-nonna Ester ricordava che un’estate, in provincia di Alessandria, era successo. Per questo il 5 agosto si celebra la Madonna della Neve a Novi Ligure, diceva lei. E tutte le volte che me lo raccontava, da piccola, io me la immaginavo passeggiare per via Girardengo avvolta in un incredibile mantello di pelliccia bianca e in sandali color cuoio. Sono state prima lei e sua figlia Teresa poi, la mia nonna, a trasmettermi tutte le notizie un po’ magiche e anche un po’ assurde sul Polo Nord che, secondo loro, era abitato da orsi bianchi, ma anche giraffe e scimmie e favolose farfalle tutte colorate e musicali. Comunque in ogni storia c’erano montagne di ghiaccio e arche di Noè e la protagonista indossava con disinvoltura stole, cappelli, cappotti e deliziose mantelline di visone/volpe/ermellino.
Sarà per questo che io questo Nord me lo immagino come un posto fantastico. Quindi, nevicherà sicuramente, amore mio.
Ma hai una laurea in ingegneria come si fa a far partire 4 persone con un trolley? Usi ogni spazio, intercapedine 🙂
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Esatto. Ma ho un trucco. Far partire le valigie prima di me. Consiglio.
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