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Sono ossessionata dalla Scandinavia, ormai. Ogni giorno penso alla Danimarca, alla Norvegia e alla Svezia, a tutte e tre contemporaneamente o anche in ordine sparso.
Dopodiché notizie à gogo arrivano dentro la mia email. Tipo: si è svolta a Copenaghen la conferenza internazionale dei Babbi Natali da tutto il mondo; ieri l’accademia dello stoccafisso di Imperia ha celebrato il leggendario merluzzo della Norvegia (veramente); in Svezia se usi Uber hai diritto al biglietto della metro scontato.
Oppure: a Chiavari si scatena una tempesta tropicale che fa scendere la temperatura di almeno dieci gradi; fuori è buio e umido; ma noi ce ne andiamo in spiaggia. Come farebbe in automatico un norvegese. O un danese. Anche uno svedese, del resto.
E la Berenice inaugura le sue nuove pinne sotto una pioggerellina fine fine che assomiglia a quella che potrebbe sorprenderci a Bergen. Naturalmente, in spiaggia, ci siamo solo noi e una coppia di diciottenni che si sbaciucchia e neanche ci nota. Avrei potuto pensare a qualunque cosa guardando mia figlia che si gode la tempesta felice come un pesce azzurro e invece mi è venuto in mente questo: ma si può fare il bagno ad agosto nel Mare Glaciale Artico? E se no, come glielo spiego? Più che altro, riuscirò a fermarla?
Ci stavo riflettendo su quando sono inciampata in una pietra rossa e bianca che, incredibile, replica naturalmente la bandiera della Danimarca. O della Norvegia, dipende quale colore, se il bianco o il blu, i vostri occhi riescono a percepire. Ricordate la storia del vestito bianco/oro/azzurro/marrone ect che ha prodotto milioni di click in tutto il web? Ecco.
A un certo punto la B, super eccitata, ha fatto la faccia da Pippi Calzelunghe e mi ha chiesto questo regalo per il suo ottavo compleanno: «Un libro illustrato, magari a fumetti, ma assolutamente in italiano (non in inglese perché lo odio) sulla storia della Norvegia. Mi piacerebbe che fosse molto colorato e con un sacco di giochi dentro. Me lo compri?». Ovvio che sì. Devo solo trovarlo. Ma che ci vuole? Mancano solo due settimane al viaggio e ho pure il baby fissato. Grazie, Dio.