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Io li ho visti, ci ho pranzato insieme e gli ho augurato Good luck, man!: 15 anni fa i nerds di Stoccolma sognavano di trasformare la propria città in una comunità hi tech e io lo scrivevo su Happyweb, il primo magazine che raccontava a tutti di tecnologia & futuro. E che fu tra i primi di RCS a morire, ma questa è un’altra storia, vero Sandro Gilioli?
Comunque. Sflogliando il Telegraph mi sono resa conto che ci sono riusciti.
Ora Stoccolma è la capitale europea delle start up ed è seconda solo alla Silicon Valley.
Mentre sto scrivendo sto ascoltando Spotify: se l’è inventato Daniel Ek, un ragazzo svedese di 23 anni, e ora vale qualcosa come 8,52 miliardi di dollari. Il servizio di musica in streaming è quel che in gergo si definisce un “unicorno” (e ci risiamo, leggi qui), compagnie tecnologiche assai rare nate dopo il 2003 e che hanno superato la valutazione di un miliardo di dollari. E che naturalmente hanno spaccato fuori dalla Svezia.
Come, per esempio, è successo a Skype (il primo unicorno svedese comprato da eBay per 2,6 miliardi di dollari nel 2005) o a Candy Crush (lo so che ci avete giocato almeno una volta, dài!).
Considerato che la Svezia ha solo 9,8 milioni di abitanti, cioè un pochino di più di quelli di Londra, il risultato è sorprendente. Ma è proprio per questo che gli svedesi si impegnano più di chiunque altro europeo: il mercato domestico è microscopico, quindi pensano globalmente.
Certo, il governo è stato lungimirante e già nei primi Anni 90 ha dato Internet veloce a tutti e la possibilità di comprare un computer scalandolo dalle tasse.
Quindi sono nati siti di file sharing come Kazaa e uTorrent, svedesi pure loro.
E loro, gli svedesi, non se la tirano affatto. Questo grazie alla Jantelagen, la legge di Jante, una serie di regole firmate dallo scrittore dano-norvegese Aksel Sandemose che mettono al centro della vita la collettività, mica l’individualità. E che insomma promuovono l’umiltà e aborrono la gerarchia. Che è uno dei motivi per cui Ingvar Kamprad, il signor Ikea, uno dei più ricchi al mondo, ha guidato la sua Volvo del 1993 finché non è caduta a pezzi.
Più o meno quel che sto facendo io con la mia Panda verde acido, ma per altri motivi.
PS: ho guardato il meteo e ci aspetta un we intorno ai 40 gradi mentre a Stoccolma ci sono tra i 15 e i 20 gradi. Arriviamo, neh.
Ps del Ps: questa mattina l’ascensore era zeppo di persone e ci siamo messi tutti in cerchio perché, ha detto una, siamo creature social. E ha aggiunto: «Nel resto del mondo ci si pigia dentro tutti in fila, uno dietro l’altro, appiccicati come sardine». Io avrei detto come aringhe. Svedesi. Volevo lo sapeste, ecco.
Gli svedesi devono essere veramente un grande popolo, che fossero anche così high-tech mi mancava.
Fossi in te citerei anche la Tetrapak, non è una ditta recente ma fa paura solo a guardare il fatturato.
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